Sabato mattina ero in consegna con i miei prodotti al gruppo “in GASati” ed ho incontrato Pietro Venezia:
Pietro: “Ciao Cristian, io e Laura ti stavamo cercando: abbiamo un campo pieno di rosolacce e la prossima settimana lo lavoriamo…se ti interessa!”
Io: “Certo Pietro…facciamo che vengo martedi pomeriggio”
E così è stato. Martedi pomeriggio, dopo aver fatto un paio di infornate di biscotti e qualche kg di tagliatelle all’uovo di struzzo, sono partito alla volta di San Colombano per raccogliere un po’ di rosolacce.
Fortuna che mi ero portato solo 2 sacconi giganti, altrimenti ero ancora a raccogliere!!!
Tra una chiacchera e l’altra, il tempo è passato veloce e i sacchi si sono riempiti bene. Pietro sorrideva quasi a prendermi in giro, poi alla fine non ha resistito e mi fa “stasera ti diverti a pulire!!!”. Acc, vero: sono anche da pulire…e da lavare… e da cuocere…
Mentre scrivo il post, ho di fianco ancora un mezzo sacco che mi guarda minaccioso!!!
Comunque un po’ le ho messe via lavorate e poi, visto che dovevo fare il pane per il Magazzino Parallelo di Cesena, ho approfittato per metterle dentro un impasto.
Mi piace sperimentare e se poi viene bene, mi piace ancora di più!!!
Questa la ricetta lanciata, collaudata e approvata a pieni voti:
Farina tipo 0 gr. 630
Acqua gr. 330
Lievito Madre gr. 190
Rosolacce gr. 140
Sale gr. 15
Io ho usato rosolacce fresche pulite e lavate. Non le ho saltate in padella tanto, ho pensato, si cuociono direttamente con il pane e non perdono sostanze!!
Ah, ho aggiunto all’impasto anche un pizzico di aglio fresco tritato finemente.
Se usate rosolacce saltate in padella, lasciatele raffreddare prima di inserirle nell’impasto e strizzatele un pochino. Comunque dovrebbe servire un po’ più di farina.
Il risultato è questo:
un pane morbido all’interno ma croccante esternamente…da fresco è molto buono. Adesso bisogna vedere se si mantiene bene nei giorni successivi.
Al prossimo esperimento!!!
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